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Ecco come le banche manipolano i prezzi di Oro e Argento

Le Autorita’ di Regolamentazione Economiche, in tutto il mondo, stanno gradualmente portando alla luce un quadro sconvolgente di come le banche manipolano i parametri di riferimento di quasi ogni asset: dalle valute ai tassi dei mutui, inclusi i mercati di oro e argento.

Sino a qualche anno fa, gli studiosi dei mercati finanziari che osavano asserire che i mercati di oro e argento erano manipolati al ribasso da alcune istituzioni finanziarie, erano classificati alla stregua di un sottoprodotto culturale composto da “pensatori eccentrici, paranoici, visionari e cospirazionisti”.

Ora, anche nei Media Mainstream, questi argomenti cominciano a guadagnare in attendibilita’, tanto che Bloomberg ha appena pubblicato un articolo di Rosa Abrantes-Metz, intotolato “Come le banche manipolano i prezzi di oro e argento“.

Invidiabile il curriculum di Rosa Abrantes-Metz.  Professore associato presso la Stern School of Business della New York University e Direttore in materia di Antitrust nei mercati finanziari, nonche’ esperta di pratiche di regolamentazione dei mercati presso il Global Economics Group.

Sono anni che gli Avvocati e gli Esperti Finanziari del GATA (Gold Anti-Trust Action Committee), documentano con centinaia di prove, la manipolazione ribassista dei mercati dei preziosi. 

Bloomberg, pertanto, da il via a un importante dibattito inerente questo argomento; il rilievo di questa discussione va oltre il mercato di oro e argento, ma investe per intero i fondamentali del libero mercato e coloro i quali lo osteggiano in ogni modo, ovvero oligopolisti e monopolisti del credito, delle materie prime, dei mercati finanziari.

Nel suo articolo, Abrantes-Metz evidenzia che i processi per stabilire i prezzi dell’oro e dell’argento, si prestano a reati di “insider trading” e altre forme di negoziazione sleale. I dati portati a sostegno di questa tesi, suggeriscono che detti mercati siano soggetti a manipolazione e alla distorsione sistematica della loro struttura.

Il meccanismo di fissazione de prezzi “spot” (ovvero con regolamentazione immediata in contanti – a differenza dei prezzi a termine – “futures”), noto come “fixing”, si presta a essere un facile veicolo per la manipolazione dei prezzi.

Due volte al giorno, a Londra, i rappresentanti di cinque banche (dicesi cinque), si telefonano reciprocamente e determinano il prezzo “spot” dell’oro.

Tramite questo processo, si fissano (fixing) i prezzi in contanti dell’oro; una volta al mattino e una al pomeriggio Il “fixing” stabilisce i prezzi di riferimento per tutte le transazioni mondiali del prezioso.

Per quanto riguarda il “fixing” del prezzo “spot” dell’argento, le banche coinvolte sono addirittura……tre!

E’ vero che il “fixing” dell’oro e dell’argento, che avviene a Londra ha un valore puramente statistico di riferimento per industrie e produttori di tutto il mondo; ma la questione fondamentale e’ che il “fixing” e’ utilizzato a livello internazionale sia per le transazioni “spot”, ma soprattutto per i contratti derivati (mercati a termine – “futures”) e per il mercato delle opzioni.

Nell’era dell’informatica tale metodo di fissazione dei prezzi appare quantomeno “arcaico” (per non dire antidiluviano).

Le banche che vi partecipano hanno tutto da guadagnare dal conoscere in anticipo i prezzi “spot” dei due preziosi, i quali andranno a “impattare” direttamente anche nei mercati derivati a termine (futures).

Notiamo che le banche che fissano i prezzi, possono avere (anzi, hanno) significative posizioni (contratti di compravendita) aperte nei mercati a termine “futures” degli stessi; cio’ si configura come un palese e devastante conflitto d’interesse. 

I prezzi dei preziosi sono manipolati al ribasso? Giudicate voi da questi grafici.

Nel primo si evidenza l’impatto ribassista che il fixing pomeridiano dei prezzi “spot” ha sul mercato di New York (media intragiornaliera dal 1993 al 2012 – fonte: Dimitri Speck).

Nel secondo si evidenzia l’impatto ribassista del fixing dell’argento sul mercato di New York (media intragiornaliera dal 1998 al 2012 – fonte Dimitri Speck).

Dimitri Speck, analista finanziario delle commodities (autore del libro “The Gold Cartel” – ovvero “Il Cartello del Mercato dell’Oro”) combina i dati minuto per minuto del mercato dell’oro.

Speck mette in evidenza che, la fissazione (fixing) del prezzo “spot” dell’oro che avviene di pomeriggio a Londra, tende a fare crollare il prezzo dell’oro nel mercato di New York (esattamente alle 10.00 a NY).

Un simile calo avviene durante il fixing del mattino a Londra. Gli stessi cali possono essere comparati nel mercato dell’argento (grafico sopra).

E’ statisticamente evidente che il meccanismo di fissazione dei prezzi “spot” dei preziosi, influenza negativamente entrambi i mercati.

E’ oltremodo incredibile che i prezzi “per contanti” dei mercati dei metalli preziosi siano regolati con tali modalita’ vecchie, sorpassate e primitive.

I mercati di oro e argento fisici sono altamente liquidi e i prezzi “spot” non devono essere regolati da una ristrettissima congrega di banche, ma dovrebbe essere supervisionato da un Ente Indipendente, strutturato con adeguata normativa di Governance interna; inoltre, i componenti del Consiglio d’Amministrazione di quest’Ente non dovrebbero avere il minimo conflitto d’interesse nei mercati di riferimento.

E’ importante che si prenda coscienza del fatto che le Banche Centrali stanno distorcendo i mercati finanziari gonfiando bolle azionarie, lasciando declinare l’economia reale; che le stesse Banche Centrali e Governi favoriscono il “salvataggio” di alcune istituzione finanziarie “amiche” con soldi pubblici; che istituzioni finanziarie manipolano valute e parametri di riferimento dei tassi dei mutui (Libor ed Euribor) speculando su famiglie, imprese e Governi.

Ed e’ altresi’ importante che si apra un dibattito pubblico sulle speculazioni ribassiste nei mercati di oro e argento, le quali hanno come fine quello di mantenere la “fiducia” dei risparmiatori e consumatori nelle valute a corso forzoso (fiat currency), le quali sono costantemente sottoposte allo svilimento di valore da parte delle politiche monetarie delle Banche Centrali e dei Governi.

Il concetto di cui sopra e’ particolarmente vero nel caso del Dollaro USA, valuta di riserva mondiale; il sistema finanziario mondiale e’ imperniato sul signoraggio del dollaro (valuta a corso forzoso) e tutti i Governi e le Banche Centrali hanno interesse a occultare alle masse la perdita di valore del biglietto a stelle e strisce.

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Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

12 risposte

  1. Anche oggi sembrerebbe che il prezzo del gold abbia subito una manipolazione perchè alla discesa del rapporto $/€ non vi è stata reazione. Niente di nuovo, quindi, tuttavia la reazione a scendere mi sembra cresciuta. Dovranno inventarsi qualcosa di veramente azzardato per farlo cadere ancora.
    Intanto continuo a seguire gli sviluppi dello shale-oil USA e devo dire che come è stato rapido nella crescita così sarà anche nella decrescita. L’impatto sul mercato potrebbe anche essere violento.

  2. Ciao Luigi
    e’ interessante osservare la reazione del “dollar index” a partire dalla decisione di iniziare il ridicolo tapering (80.095) da parte della Fed. A oggi il dollar index e’ praticamente invariato (80.095 in questo momento) da quel 18 dicembre. In sostanza il biglietto verde, nonostante i proclami della Fed, e’ in caduta libera. Non e’ un buon segnale per il dollaro. Staremo a vedere la reazione dell’oro nelle prossime settimane.

    Ciao

    Riccardo Gaiolini
    Analyst & Research
    https://www.deshgold.com

    1. Ciao Riccardo, ho l’impressione che il rapporto $/€ continuerà a diminuire tornando intorno al valore 0,69 che aveva nella primavera 2010 vanificando gli effetti dell’operazione Twist fatta dalla FED nel 2012. Non seguo molto il dollar index ma sotto 80 potrebbe scivolare ed allora la sfiducia salirebbe di nuovo come negli anni che hanno preceduto il 2011. In questo momento l’informazione main-stream dice l’esatto contrario. Vedremo.

      Ciao

  3. Ciao Luigi,
    quando la FED ha annunciato l’inizio del “tapering”, il dollar index balzo’ in breve da 80,095 a 80,60. I “mercati” premiavano il dollaro, scaricando l’oro (per il rapporto di correlazione inversa). Il 27 dicembre, il dollar index e’ andato sotto quota 80.095 (data dell’annuncio del tapering per gennaio 2014), andando a violare al ribasso quota 8 (esattamente 79,75). Addirittura sotto gli 80.095. Ora e’ ritornato a 80.095; segno che i “mercati” non credono al rialzo del dollaro, nonostante il “Mini-Tapering”……la mossa della FED, per rafforzare il dollaro, e’ praticamente gia’ fallita prima dell’inizio del tapering…..

    Ciao

    Riccardo Gaiolini
    Analyst & Research
    https://www.deshgold.com

    1. E’ vero è interessante il movimento repentino del dollar index del 27 dicembre. Vedremo nel mese di gennaio cosa succede. Il prossimo anno penso che i mercati dovranno finalmente fare i conti con la realtà e questo è un bene. Di rimando in rimando i problemi si sono solo aggravati e forse molte persone sono state ingannate. Vedremo.

      Ciao Riccardo

  4. Oggi il gold ha forza. Sui rialzi del $ accenna a scendere ma molto meno dei giorni passati, e soprattutto non teme di salire. L’argento sbuffa ed il platino corre. Un buon inizio d’anno direi. Così disse Ajax …. Cristo mi sono rotto di avere alle costole questi vigliacchi!

  5. Questo articolo é forse troppo complicato per me… ad ogni modo quello che capisco é che il sistema delle banche mi fa sempre più schifo!

  6. “flash crash” di oro e argento oggi, proprio alle 10.00 di mattina ora di New York (ora del fixing di Londra). Il Comex ha sospeso le contrattazioni per 10 secondi……..tutto come da copione.

    Riccardo Gaiolini
    Analyst & Research
    https://www.deshgold.com

    1. L’ho seguito anche io ed ho notato che malgrado questo ha più forza, non tanto per correre quanto per resistere ai ribassi.

  7. Ciao, ho notato un brusco calo simultaneo di oro e argento oggi, orario 07:55 -> 08:40. La mia fonte è Bloomberg, non conosco sinceramente il fuso orario.

  8. Ah.. ah.. finalmente una correlazione inversa positiva!! …. è duro lo zoccolo dell’average marginal cash cost. A meno di una discesa sensibile del petrolio credo che resisterà. Ajax avrebbe detto…. “Ve lo avevo detto che erano dei rammolliti!”.

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